All’autodromo di Monza, Lello Cecchini stabilisce 12 record mondiali di velocità (classe 1 – 350-500 cc) con una speciale Topolino Sport elaborata da Giannini.

I primi esemplari del sofisticato 4 cilindri bialbero tipo G2 di 735 cc da 70 CV trovano applicazione nelle categorie 750 Corsa e Sport in Italia e in Francia. Nasce così la Nardi Bisiluro, equipaggiata con una versione aspirata del 750 G2, concepita da Enrico Nardi, ispirandosi alla Bisiluro di Piero Taruffi, per partecipare alla 24 Ore di Le Mans del 1955.

Il 21 Marzo 1963 viene fondata la Giannini Automobili con sede legale e produttiva in via Tiburtina 97 nei locali precedentemente occupati dall’autosalone di Franco Giannini. L’azienda romana crea una rete di circa 70 concessionari e di una ventina di officine autorizzate.

Debutta la Giannini 590 Vallelunga. Pensata per l’impiego agonistico vinse 7 titoli italiani nel giro di otto anni.

La Alba-Giannini di Carlo Facetti e Martino Finotto vince per 2 anni consecutivi il Campionato Mondiale Endurance – classe C2.

Dallo stabilimento della Giannini Automobile esce la Uno modificata dal costruttore romano numero 5.000.

In occasione della commercializzazione della FIAT Bravo, la Casa torinese invita i carrozzieri italiani a portarne al Salone dell’Automobile di Torino una loro interpretazione della vettura come coupé. La Giannini Windsurf risulta la proposta preferita dagli organizzatori e dal pubblico.

Presso la sede di Giannini Automobili in via Idrovore della Magliana, a Roma, viene inaugurato il museo del costruttore romano.

All’autodromo di Monza, Lello Cecchini stabilisce 12 record mondiali di velocità (classe 1 – 350-500 cc) con una speciale Topolino Sport elaborata da Giannini.

I primi esemplari del sofisticato 4 cilindri bialbero tipo G2 di 735 cc da 70 CV trovano applicazione nelle categorie 750 Corsa e Sport in Italia e in Francia. Nasce così la Nardi Bisiluro, equipaggiata con una versione aspirata del 750 G2, concepita da Enrico Nardi, ispirandosi alla Bisiluro di Piero Taruffi, per partecipare alla 24 Ore di Le Mans del 1955.

Il 21 Marzo 1963 viene fondata la Giannini Automobili con sede legale e produttiva in via Tiburtina 97 nei locali precedentemente occupati dall’autosalone di Franco Giannini. L’azienda romana crea una rete di circa 70 concessionari e di una ventina di officine autorizzate.

Le Lotus 23 motorizzate Giannini vincono per 3 anni consecutivi il Campionato Italiano Velocità Sport – classe 1.000 cc con i piloti Cesare Toppetti e Massimo Natili.

Nasce il progetto del motore Giannini 700 4C boxer da un’idea di Domenico Giannini. Vede così la luce un piccolo boxer di 698 cc che sviluppa 38 CV installato su una normale 500. Due anni dopo al Salone di Torino viene esposta una piccola coupé equipaggiata con il motore 700 4C montato in posizione posteriore.

Al Salone dell’Automobile di Torino è esposta la Giannini 500 TV con cui Maurizio Zanetti ha vinto il Campionato Italiano Velocità Turismo – classe 500 cc. È il primo di 24 titoli tricolore conquistati da qui al 1980 con le 500 bicilindriche.

Debutta la Giannini 590 Vallelunga. Pensata per l’impiego agonistico vinse 7 titoli italiani nel giro di otto anni.

La Alba-Giannini di Carlo Facetti e Martino Finotto vince per 2 anni consecutivi il Campionato Mondiale Endurance – classe C2.

Dallo stabilimento della Giannini Automobile esce la Uno modificata dal costruttore romano numero 5.000.

In occasione della commercializzazione della FIAT Bravo, la Casa torinese invita i carrozzieri italiani a portarne al Salone dell’Automobile di Torino una loro interpretazione della vettura come coupé. La Giannini Windsurf risulta la proposta preferita dagli organizzatori e dal pubblico.

Presso la sede di Giannini Automobili in via Idrovore della Magliana, a Roma, viene inaugurato il museo del costruttore romano.